Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si intende oggi sancire un nuovo diritto di cittadinanza individuale, nonché fornire ai giovani italiani uno strumento di crescita culturale e professionale. Si propone, quindi, l'istituzione di una carta di credito formativa per ogni cittadino diciottenne del nostro Paese, fornendogli così uno strumento per poter accedere alle nuove tecnologie, sperimentare nuove pratiche formative, programmare meglio il proprio futuro professionale e, in particolare, imprenditoriale.
      La proposta di legge prevede, altresì, l'attribuzione ad ogni cittadino diciottenne, in maniera universalista ed indipendentemente dalla posizione sociale o dal percorso scolastico fatto, di un credito di 6.000 euro a tasso zero da spendere tanto nell'acquisto di materiale informatico (hardware e software) quanto in programmi di formazione certificati, anche a distanza e on line; questi ultimi specificatamente rivolti verso l'apprendimento e l'uso professionale delle nuove tecnologie della comunicazione e dell'organizzazione.
      Crediamo che sia anche una importante occasione per il mercato italiano e soprattutto per le capacità competitive della nostra industria culturale ed innovativa. Quella stessa industria dell'innovazione e del digitale, per intenderci, che soffre in Italia di una cronica mancanza di figure professionali adeguate, in grado di tenersi costantemente aggiornate e comunque di specializzarsi.
      I rapporti pubblicati dalle stesse associazioni degli imprenditori parlano chiaro: mancano oggi migliaia di lavoratori qualificati nell'innovazione (dal web designer fino al controllore di sistema, allo specialista di networking, eccetera), e ne mancheranno ancora di più nel futuro.
      La proposta di legge va nella direzione di una grande alfabetizzazione tecnologica (e in seguito soprattutto di una specializzazione) delle giovani generazioni, puntando innanzitutto sulla formazione e

 

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sulla costruzione individuali di possibili percorsi educativi che lo stesso giovane potrà determinare autonomamente.
      Proponiamo il riconoscimento di un nuovo diritto (l'accesso e la formazione alle nuove tecnologie), di fatto premiando lo spirito imprenditoriale e individuale dei giovani (la carta di credito è strettamente personale e il suo utilizzo è libero all'interno delle convenzioni di certificazione), con oggettive ricadute sulle capacità produttive generali del «sistema Italia» e dell'industria tecnologica nostrana.
      Noi crediamo sia infatti interesse di tutti, a partire anche dal circuito bancario e delle imprese tecnologiche soprattutto italiane, poter contare su un «volano» sociale, culturale e formativo così imponente in termini quantitativi e qualitativi. Un «volano» che scommette sulla valorizzazione del capitale umano e dei giovani, attraverso pratiche e modalità atte a garantire trasparenza, qualità dell'offerta, ruolo delle regioni e degli enti locali.
      L'articolo 1 istituisce la carta di credito formativa, di seguito denominata «carta», sancendone il carattere sperimentale. La natura sperimentale è stata definita, non tanto per limiti di bilancio che pure vi sono, quanto per poter verificare, dopo il periodo di prova, l'utilità e soprattutto la modalità di utilizzo della carta, al fine di migliorarne le caratteristiche e di ampliare in prospettiva la platea dei beneficiari (l'idea di fondo è che tale carta possa essere estesa a tutti i cittadini di età inferiore a trenta anni).
      L'articolo 2 specifica le finalità e le possibilità di utilizzo del credito erogato tramite la carta, prevedendo l'utilizzo delle risorse anche a fini imprenditoriali da parte dei beneficiari, singoli o in forma associata. Stabilisce altresì le modalità di erogazione e di pagamento successivo del credito concesso.
      L'articolo 3 istituisce i fondi regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzione della carta, individuandone le caratteristiche e specificando ruolo e funzione delle regioni, delle province autonome e di altri enti pubblici. L'articolo incarica, inoltre, il Ministro dell'economia e delle finanze di promuovere le apposite convenzioni con il sistema industriale e imprenditoriale per l'erogazione del credito e per una maggiore efficienza possibile della stessa carta nonché di individuare con specifica convenzione le imprese e le agenzie formative (pubbliche e private) in cui il credito è spendibile.
      L'articolo 4, infine, prevede la copertura finanziaria necessaria per dare immediata attuazione alla legge.
 

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